Rogo allo Shalimar, discoteca posta sotto sequestro ed ipotesi del dolo

SENIGALLIA – A seguito del rogo dello scorso sabato pomeriggio, la Procura ha posto sotto sequestro l’ex discoteca Shalimar.
Per uno dei luoghi più noti delle Marche e del centro Italia degli anni ’80 e ’90, un incendio con molti sospetti che ha distrutto uno dei cinque edifici di cui è composto, che nei primi anni di attività ospitava il ristorante.
Le indagini della Procura prevedono ulteriori nuovi sopralluoghi per capire se le fiamme abbiano avuto un’origine dolosa.
D’altra parte, dopo aver spento le fiamme, i Vigili del Fuoco hanno dovuto verificare che non ci fossero altri piccoli focolai interni e soprattutto che non ci fosse il pericolo di crolli all’interno. Dai primi accertamenti, sembrerebbe che all’interno dell’edifico non c’erano tracce di bivacchi.
Il secondo elemento è che tutte le utenze erano staccate, comprese quella della corrente elettrica. Elemento che farebbe escludere la possibilità di un corto circuito.
La Procura è inoltre in attesa della relazione tecnica degli esperti dei Vigili del Fuoco. Lo Shalimar, che si estende su una superficie di 1338 metri quadrati, era chiuso dal 2008 e da nove anni è all’asta senza successo.
Dal 2019 l’immobile è considerato non più un pignoramento ma un fallimento, come dichiarato dal Tribunale di Ancona.