ASCOLI PICENO – La Corte di Cassazione ha disposto la trasmissione degli atti alla Corte d’Appello di Firenze per ricalcolare la condanna, con rito abbreviato, a carico di Giorgio Giobbi l’ascolano accusato di concorso nell’omicidio preterintenzionale di Giovanni Albertini avvenuto ad Ascoli Piceno la sera del 18 febbraio 2016: la vittima morì poche ore dopo un’aggressione.
Per lo stesso fatto sta già scontando la condanna definitiva, sempre in abbreviato, a 12 anni di carcere Danilo Damiano Chirico. I giudici della Suprema Corte avevano già accolto a novembre 2019 un primo ricorso di Giobbi contro la condanna a 11 anni e 7 mesi inflitta in appello ad Ancona.
L’accusa contestata è concorso in omicidio preterintenzionale, aggravato da futili motivi, crudeltà e minorata difesa della vittima. Nell’ulteriore giudizio, allora, la Corte d’appello di Perugia aveva quantificato la nuova pena in otto anni e quattro mesi; i legali dell’imputato hanno impugnato anche questo pronunciamento trovando soddisfazione nella Corte di Cassazione che, dopo aver trattato ieri la causa, stamattina ha reso nota la decisione di trasmettere gli atti alla Corte d’Appello di Firenze che dovrà rideterminare la pena a carico dell’ascolano.
I legali di Giobbi nel nuovo ricorso accolto avevano obiettato come la Corte d’Appello di Perugia avesse seguito solo parzialmente le osservazioni fatte dalla Cassazione nell’accogliere il primo ricorso; per cui la pena finale avrebbe dovuto essere più bassa rispetto agli otto anni quattro mesi. Di questo dovrà ora tenere conto la Corte d’Appello di Firenze.