Sanità: tutti uniti per l’ospedale di Primo Livello. Bottiglieri: “Chiediamo subito anche la Casa della Salute”

di Pier Paolo Flammini, in tempo reale dalla Commissione Sanità del Comune di San Benedetto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prima Commissione Sanità per l’Amministrazione Spazzafumo. Commissione indetta a seguito di una mozione urgente della maggioranza, anche se la presidente della Commissione Aurora Bottiglieri ha aperto l’incontro chiedendo se è vera la voce in base alla quale la mozione è stata ritirata, mozione che vedeva come primo firmatario Gino Micozzi.

Come ha spiegato Fabrizio Capriotti, consigliere di maggioranza, si è preferito soprassedere alla presentazione della mozione in quanto vi sono stati colloqui tra il sindaco e l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini: “Stiamo aspettando un incontro ufficiale, magari da fare durante un Consiglio Comunale aperto alla Sanità, per cui al momento abbiamo deciso di aspettare”.

Due i temi toccati nella Commissione: uno, quello del nuovo ospedale (di primo livello) da realizzare sulla costa; successivamente si è discusso della mozione sulle “Case della Salute” che Aurora Bottiglieri intende presentare al Consiglio Comunale di sabato prossimo.

L’ex sindaco Pasqualino Piunti (Forza Italia) ha invitato il Consiglio Comunale “ad esprimersi sul tema della Sanità in maniera unitaria, compresi i vari comitati cittadini: dobbiamo ribadire quanto già detto a chiare lettere dal Consiglio Comunale. Invito quindi la maggioranza affinché si arrivi ad un testo che ribadisca ad un concetto fondamentale: il Madonna del Soccorso deve tornare pienamente funzionale, come era nel 2002, e di realizzare un ospedale di Primo Livello nella costa perché questo è previsto dalla legge Balduzzi, e faremo di tutto affinché sia la costa che il capoluogo abbiano i migliori servizi sanitari”.

Aurora Bottiglieri (Pd-Articolo Uno-Nos), ha affermato: “La mozione ci creava delle perplessità e probabilmente non l’avremmo accolta. Ad ogni modo, se ci sarà il Consiglio Comunale aperto, dovremo mostrarci uniti sia come esponenti di San Benedetto ma anche coinvolgendo i comuni limitrofi. Per quanto riguarda l’ospedale nuovo è chiaro che lo dobbiamo considerare sulla costa: lo sappiamo tutti, ci sono molti abitanti e inoltre nel periodo turistico abbiamo bisogno di maggiori servizi”.

Da parte sua Umberto Pasquali (Psi), ha aggiunto: “Toglierei dalla mozione del 2019 approvata dal Consiglio Comunale il riferimento all’ospedale di Base ad Ascoli, perché se l’ospedale di Primo Livello viene istituito a San Benedetto, automaticamente quello di Base va ad Ascoli. Saltamartini lo scorso 19 gennaio invece ha detto che la Regione è impegnata su un ospedale di Primo Livello su due plessi”.

Gino Micozzi: “Quando si parla di ospedali di Primo Livello in Area Vasta 2 o 3, distribuiti su 2 o 3 ospedali, non vuol dire che i 14 settori canonici per il Primo Livello saranno divisi esattamente in tre. Significa che in Area Vasta 3 ci sono dei reparti, penso a pediatria, che saranno presenti su più ospedali. Ci sono 20-22 reparti assegnati ai tre ospedali. Se questa è la logica che dovremmo seguire noi nell’Area Vasta 5, non vedo alcuno scandalo”.

CASE DELLA SALUTE In Regione, in giornata, si sta approvando il piano delle “Case della Salute”. Aurora Bottiglieri: “Il nostro territorio avrebbe diritto a due case della Salute, uno sulla costa e una in zona di Ripatransone. Si tratta di case che avranno una serie di servizi sanitari anche specialistici ma di prossimità. Chiediamo quindi che a San Benedetto venga programmata una zona, con un recupero di edifici dismessi, per realizzare delle Case di Comunità: risorse arriveranno tramite il Pnrr, e riguarderanno assistenza a disabili e anziani e una parte sanitaria dove ci saranno medici di base, infermieri, strutture specialistiche e dove si possono realizzare interventi più semplici. I cittadini si potranno quindi rivolgere a questa struttura che selezionerà anche i vari casi eventualmente da indirizzare verso l’ospedale.

Queste zona devono essere collocate in sedi visibili, facilmente raggiungibile dai cittadini. Presenteremo la mozione al Consiglio Comunale di sabato”.

“Abbiamo profondamente bisogno di strutture del genere, con il Covid inoltre la situazione di accesso alle strutture sanitarie è peggiorata. Per noi è importante che questa richiesta arrivi da tutto il Consiglio Comunale.

Commentano la proposta di Bottiglieri sia Luciana Barlocci, che lamenta i tempi molto lunghi di risposta della Sanità, mentre Piunti ribadisce l’esigenza di una condivisione fino all’unanimità del Consiglio Comunale per presentarsi in regione in maniera coesa: “Non diamo segnali che vanno al contrario di quello che dobbiamo fare. Noi non abbiamo competenze sulla Sanità, dobbiamo far risarcire il territorio dalle mancanze che ci sono state negli ultimi 20 anni. Valuti la Bottiglieri se la mozione venga presentata in Consiglio già sabato, in previsione del Consiglio Comunale sulla Sanità, per evitare di ottenere un effetto contrario. Confrontiamoci e ragionamoci per tempo”.

Precisa Bottiglieri: “Il problema è che in Regione questa cosa va oggi, ed entro il 28 febbraio si approva il Piano Sanitario. Noi dobbiamo dire il prima possibile se vogliamo a San Benedetto la Casa della Salute, con l’esigenza poi di valutare internamente le varianti urbanistiche necessarie”.

Anche Fabrizio Capriotti però è sulla linea del sindaco: “Tenendo presente che la nostra mozione è stata rinviata, non vorrei che facciamo confusione, specie se la nostra regione ha già deciso”.

Bottiglieri: “I finanziamenti del Pnrr in questo momento sono sulla medicina territoriale, e noi dobbiamo decidere se a San Benedetto occorra ottenere le Case di Comunità, si tratta di case dai 20 ai 40 posti letto. Di questo abbiamo bisogno, per evitare di aspettare mesi per una visita o attendere ore ed ore intasando il Pronto Soccorso. Se non ne parliamo e si fa finta che non esiste rischiamo un grande errore. Se sindaco e Presidente del Consiglio non accettano questa mozione per i tempi stretti, ne parleremo al prossimo Consiglio”.

Dalla discussione emerge che se i tempi fossero più lunghi rispetto a fine mese, si può chiedere al Presidente del Consiglio De Vecchis di anticiparli. Anche Gino Micozzi conviene sulla linea di Piunti, come Capriotti.

Annalisa Marchegiani di “Europa Verde” conviene invece con la presentazione della mozione: “Inutile parlare tanto e bene quando poi si è fuori tempo. Io credo sia corretto portare in Consiglio questa mozione, anche perché era già presente il punto in Consiglio Comunale. Concordo con Piunti che poi ci sarà la possibilità di integrarla. L’urgenza è adesso, se in Regione decidono oggi, non ha senso di fare un tavolo sulla Sanità fra un mese”.