Lanterna Azzurra, a processo il sindaco Principi e la commissione. Per i 9 imputati il giudizio dal 3 giugno

ANCONA – Dopo lunghi mesi, è arrivata la decisione che attendevano e soprattutto chiedevano con forza i familiari delle vittime della Lanterna Azzurra di Corinaldo: sindaco e commissione andranno a processo per le morti di quella drammatica notte dell’8 dicembre 2018.
Il giudice per l’udienza preliminare Alberto Pallucchini ha rinviato a giudizio Matteo Principi ed altri otto imputati per il processo – che inizierà il prossimo 3 giugno – sulle carenze strutturali e di sicurezza del locale e per il rilascio dei permessi per pubblico spettacolo.
Le accuse sono quelle di: cooperazione in omicidio colposo plurimo, lesioni, disastro colposo, falso ideologico ed apertura abusiva di un locale.
Oltre al sindaco di Corinaldo, compariranno davanti al giudice monocratico Francesca Pizii, il geometra dello sportello Suap Massimo Manna, Quinto Cecchini, tra i gestori della discoteca, Rodolfo Milani, vigile del fuoco, Francesco Gallo dell’Area Vasta 2, Massimiliano Bruni, esperto in elettronica, Stefano Martelli, responsabile servizio polizia locale e due ingegneri, Francesco Tarsi, consulente esterno della Magic e Maurizio Magnani, che ha lavorato per la famiglia proprietaria della discoteca.
Come stabilito da tempo, è invece previsto il rito abbreviato per altri sette imputati dello stesso filone con l’accusa che ha già chiesto cinque condanne e due assoluzioni. Altri due hanno scelto di patteggiare.
Sempre relativamente alla strage della Lanterna Azzurra, è inoltre in corso un altro processo in Corte di Assise di Appello per la banda dello spray, con sei giovani modenesi già condannati in primo grado.
In questo caso la prossima udienza è in programma domani con le arringhe delle difese.

 

 

Didascalia foto: il sindaco di Corinaldo Matteo Principi