Pescara – Inno e canti in lingua ucraina sotto i portici, per dire stop alla Guerra, scoppiata alcuni giorni fa nella loro terra d’origine. I cittadini ucraini che vivono a Pescara e Provincia sono scesi in piazza, nella città adriatica, sventolando i colori della loro bandiera, per manifestare contro il conflitto voluto da Putin.
Vento forte e pioggia battente non li hanno fermati. Si sono rifugiati sotto i portici di Piazza Salotto e hanno fatto sentire la loro voce, per sostenere i famigliari che si trovano lì, sotto le bombe. All’Europa chiedono aiuti, “anche militari, se necessari”, ed è questo il punto di discordia con Rifondazione Comunista, che ha organizzato la manifestazione per chiedere solo la pace. A spiegarlo è il segretario provinciale Corrado Di Sante: “capiamo le ragioni di chi viene bombardato, ma la nostra linea è quella del cessate fuoco. Non crediamo che la risposta alla Guerra sia la Nato, perché quando si innesca un meccanismo di questo tipo, sono solo i civili a farne le spese.
L’unica strada è quella di riaprire il tavolo dei negoziati, perché solo così si costruisce la pace”.