Costringevano cittadini pakistani, privi di permesso di soggiorno o in gravi condizioni di indigenza, a lavorare dal mattino alle 8 fino alla sera alle 18.30 circa ininterrottamente, se non per consumare un frugale pasto nei campi, altri connazionali che al mattino passavano a prelevare per strada a Montegranaro e nei comuni limitrofi per condurli a lavorare in campagna, alla raccolta degli ortaggi.
Ad intervenire ieri sono stati i carabinieri della Compagnia di Fermo del comandante Nicola Gismondi che, coadiuvati dalle Procure di Fermo e Macerata, dopo una attenta e puntuale attività investigativa perpetrata per tutto il mese di febbraio, sono riusciti a sgominare una organizzazione di 7 pakistani, residenti nelle province di Ascoli e Macerata, identificati e denunciati, coinvolti a vario titolo, in concorso tra loro, nell’attività criminale di intermediazione di manodopera e sfruttamento del lavoro, impiego di manodopera clandestina e violazione dei diritti della persona.
Tutta l’indagine è partita all’inizio del mese appena conclusosi, dall’osservazione attenta da parte dei militari della Stazione di Montegranaro, supportati dai colleghi di Porto Sant’Elpidio, Monterubbiano e Petritoli e dall’ Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno e Macerata che, notando questi movimenti quotidiani di furgoni che caricavano persone, nelle prime ore della mattina, si sono insospettiti ed hanno cominciato con una serie di appostamenti e pedinamenti a capire cosa stesse accadendo fino al blitz di ieri mattina.