Guerra in Ucraina, operatore ascolano scambiato per spia russa

Mitra alla tempia di un operatore ascolano, scambiato per una spia russa, assieme alla giornalista Rai Stefania Battistini. Sono stati momenti ad alta tensione ieri a Dnipro per Simone Traini, cameraman della Xentek, la casa di produzione picena impegnata anche sul fronte di guerra.

I militari ucraini hanno fatto irruzione nella loro camera d’albergo dov’era tutto pronto per il collegamento televisivo con Unomattina. Le immagini dell’irruzione hanno fatto il giro del mondo: si vede la mano di un militare che fa cenno alla giornalista di seguirlo e lei, spaventatissima procede dietro di lui con le mani alzate.

Ma quello che non si vede è ciò che accade dietro la telecamera: i militari buttano a terra gli operatori Simone Traini e Mauro Folio, puntandogli alla testa un kalashnikov perché scambiati per spie russe. Poi arriva il capo della Polizia e tutto l’equivoco viene fortunatamente chiarito e gli uomini in mimetica vanno via chiedendo scusa.

Sulla pagina facebook il fondatore della Xentek, Nicola Mestichelli, rassicura tutti sulle loro condizioni di salute: “i nostri valorosii operatori stanno bene” – scrive, ma non nasconde che la situazione è sempre più complicata, anche per chi lavora nel campo dell’informazione: “dopo un iniziale spavento hanno subito ricominciato a documentare quello che accade in uno scenario così pericoloso”.