San Benedetto del Tronto – Mentre le marinerie marchigiane stanno discutendo se tornare o meno in mare domani sera, dopo una settimana di sciopero per il caro-gasolio, si registrano passi avanti per il dragaggio dello scalo.
È stato sottoscritto in questi giorni il contratto per l’esecuzione della caratterizzazione ambientale del fondale dell’imboccatura del porto di San Benedetto del Tronto.
La stima dell’intervento è di 100 mila metri cubi di sedimenti in un’area interessata di 65 mila metri quadrati. L’obiettivo del dragaggio è raggiungere una profondità di -5 metri.
È stata anche attivata una collaborazione istituzionale per individuare una nuova area a mare di immersione dei sedimenti dei dragaggi dei porti marchigiani (Area Marche sud): l’attivazione dell’area sarà realizzata con il Cnr Irbim, con un cofinanziamento al 50% di 80 mila euro della Regione Marche.
Lo fa sapere il Commissario straordinario Giovanni Pettorino che termina in questi giorni il suo incarico, data la nomina di Vincenzo Garofalo a presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale.