Sono stati i palloncini bianchi fatti volare in cielo dai giovani scout ad accompagnare il feretro all’uscita della chiesa di San Pio V a Grottammare. Un momento di silenzio e commozione interrotti solo dall’applauso di quanti erano presenti per porgere l’ultimo saluto a Pamela Paolini, la giovane mamma che mercoledì scorso ha perso tragicamente la vita in un incidente stradale in autostrada.
La 41enne madre di tre bambini originaria di Grottammare quella mattina era partita per andare a lavoro, presso il Conad di Stella di Monsampolo, alla guida della sua Lancia Musa. Entrata al Casello di Grottammare, dopo pochi chilometri si è imbattuta in un rallentamento andando ad urtare contro un camion che la precedeva.
La vettura si è ridotta a un ammasso di rottami, per la donna non c’è stato nulla da fare. Pamela ha lasciato nel dolore inconsolabile oltre al padre Nazzareno e alla madre Patrizia, il marito Lino e i loro tre figli, un maschio di 14 anni e due femminucce di 6 e 11 anni. Proprio riferendosi a loro, giovani germogli di vita, Don Federico Pompei ha sottolineato come ciò che ha seminato Pamela non andrà perduto. “Solo Dio può asciugare le nostre lacrime” – ha aggiungo Don Federico – quelle versate anche dai colleghi che hanno chiesto a Pamela perdono per non averle detto abbastanza quanto le volevano bene. Da circa quattro anni Pamela risiedeva con la sua famiglia in località Petrella di Ripatransone. Due comunità quella di Grottammare e Ripatransone unite nel dolore.
L’incidente torna a far discutere sulla pericolosità del tratto sud della dorsale Adriatica, tra Pedaso e Grottammare, da anni caratterizzato da restringimenti e scambi di carreggiata per i lavori in corso sulle gallerie e nei viadotti che erano stati sequestrati. Tra l’altro proprio da ieri e fino a martedì 19 aprile, Società Autostrade, in previsione dell’aumento del traffico per le festività pasquali, ha deciso di rimuovere i principali cantieri, tra cui anche quelli in A14.