L’AQUILA – La Squadra Volante, nella giornata di ieri, ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale dell’Aquila, nei confronti di un 26enne sudamericano, che ha maltrattato in più occasioni il proprio convivente, anche con minacce di morte.
Le indagini avviate a seguito di intervento delle Volanti presso l’abitazione della parte offesa, hanno permesso di ricostruire gli episodi di violenza nei confronti della vittima raccogliendo “gravi indizi di colpevolezza” in ordine ai reati di maltrattamenti, lesioni ed estorsione, attraverso testimonianze e l’acquisizione della documentazione sanitaria.
In particolare, sarebbe emerso che l’arrestato, in diverse occasioni, sin dall’inizio della convivenza, ha vessato il compagno con aggressioni fisiche e morali, costringendolo a subire umiliazioni e denigrazioni.
Nonostante l’indagato fosse stato da poco sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa nel mese di aprile, in violazione dello stesso provvedimento, il giovane lo ha raggiunto ugualmente aggredendo la vittima e procurandogli lesioni, giudicare guaribili in trenta giorni, ai polmoni e al capo.
In particolare, sarebbe emerso che l’arrestato, in diverse occasioni, sin dall’inizio della convivenza, ha vessato il compagno con aggressioni fisiche e morali, costringendolo a subire umiliazioni e denigrazioni.
Nonostante l’indagato fosse stato da poco sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa nel mese di aprile, in violazione dello stesso provvedimento, il giovane lo ha raggiunto ugualmente aggredendo la vittima e procurandogli lesioni, giudicare guaribili in trenta giorni, ai polmoni e al capo.
Sulla base di questi episodi, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un provvedimento di aggravamento della precedente misura con quello della custodia cautelare in carcere.
Sulla base di questi episodi, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un provvedimento di aggravamento della precedente misura con quello della custodia cautelare in carcere.