ANCONA – Nell’ambito dei servizi dedicati ai controlli sul trasporto delle merci su strada, la Polizia Stradale di Ancona ha proceduto ad un controllo, nel territorio della provincia, di un convoglio condotto da un cittadino di origine greca, che effettuava un trasporto intracomunitario di carni fresche dalla Francia alla Grecia.
Una quantità di oltre 100 quintali di carne viaggiava ad una temperatura compresa tra 0° e 4° gradi, come previsto. Ma un’altra partita, all’incirca dello stesso peso, che doveva viaggiare ad una temperatura inferiore a meno 20° gradi in quanto carne congelata, era posta nel vano di carico con l’impianto di refrigerazione spento.
Gli operatori intimavano all’autista di riaccendere l’impianto frigo che arrivava a segnare una temperatura di meno 1 grado e mezzo. Inoltre, la merce non era separata da idonee paratie e la carne fresca e quella congelata erano riposte insieme e tutte alla stessa temperatura. Per tale motivo, venivano contattati i funzionari medici del servizio Igiene Alimenti di Origine Animale del Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria di zona i quali giungevano sul posto dell’accertamento ed effettuavano una misurazione delle temperature dal giorno del carico, avvenuto in Francia due giorni prima, al momento dell’ispezione e controllavano la temperatura attuale con un termometro a sonda al cuore dei prodotti congelati, accertando una temperatura insufficiente di meno 5,8° gradi.
Disponevano pertanto il vincolo sanitario della merce e, tramite l’Ufficio Veterinario per gli Adempimenti Comunitari del Ministero della Salute, prescrivevano che la carne potesse essere sottoposta a trattazione solo dopo che all’arrivo a destinazione fosse messa a disposizione dell’autorità sanitaria locale per il necessario controllo.
La Polizia Stradale anconetana, che ha sanzionato il conducente con mille euro di multa, effettua con sistematicità controlli di questo tipo con la consapevolezza, ormai acquisita dalla lunga attività di verifica, che gli autotrasportatori, al fine di risparmiare sul carburante, spengono volutamente gli impianti di refrigerazione. Nel caso dei trasporti per i paesi balcanici e per la Grecia, che si imbarcano al porto di Ancona, è stato accertato che l’impianto viene poi rimesso in funzione una volta caricato il veicolo sulle navi, usufruendo dell’energia elettrica del mezzo di navigazione.
Trattandosi di merce destinata al consumo umano, questi controlli risultano preziosi e per tale motivo la Polizia Stradale non cessa dalle attività di verifica.