Pesaro – Un colpo esploso nella caserma dei carabinieri di Borgo Santa Maria, quartiere alla periferia di Pesaro. Si è sparato alla testa Andrea Giommi, 50 anni, pesarese, sposato, padre di due figli, appuntato scelto dei carabinieri in servizio a Borgo Santa Maria.
È morto sul colpo. Erano le 18 di martedì, il carabiniere che si è ucciso stava entrando in servizio, dopo aver fatto un cambio di turno con un collega. È andato dritto nella sua stanza e con la pistola d’ordinanza si è sparato alla testa. I sanitari arrivati con l’ambulanza hanno potuto solo certificare la sua morte. Una tragedia improvvisa che ha lasciato sotto choc i militari di tutta la provincia ancora increduli.
Tutti coloro che lo conoscevano escludono che all’origine del gesto ci possano essere problemi di depressione. Giommi viene descritto da colleghi e a amici come un uomo integerrimo, militare esemplare, sempre puntuale e preciso nel suo lavoro. Capace di fare squadra, sempre presente. Nei giorni terribili della pandemia si era ammalato di Covid e aveva sofferto molto colpito dal virus in maniera molto seria.
Si era dovuto assentare dal lavoro per sette mesi durante la lunga guarigione. Il rientro in servizio l’anno scorso nella caserma di Borgo Santa Maria, ma entro pochi giorni era in programma il suo ritorno alla centrale operativa. Giommi era apprezzato non solo dai colleghi ma anche dalla comunità di Borgo che ne riconosceva l’impronta gentile. Garantiva sicurezza al quartiere, ed era dotato di grande ironia, aveva un carattere solare e scherzoso. Pare che non abbia lasciato nessun biglietto né per salutare i suoi cari né per spiegare le ragioni del suo tragico gesto. La procura ha comunque aperto un fascicolo per capire cosa sia realmente accaduto.