ANCONA – È Emanuele Cingolani il nuovo segretario generale della Uil Trasporti Marche. Ferroviere jesino di 47 anni, Cingolani è stato eletto al termine del congresso regionale della categoria che si è tenuto al Seebay Hotel a Portonovo di Ancona.
“In agenda gli impegni non mancano – sono state le parole di Cingolani – e credo che si debbano mettere in piedi subito tavoli istituzionali con la Regione Marche per risolvere le questioni più spinose l’aeroporto che ha subito in questi anni lo scarso traffico dovuto al Covid o l’arretramento dei binari in vista dell’aumento del traffico ferroviario senza dimenticare il progetto Amazon che rischia di non concretizzarsi. Ringrazio Uil Marche e Uilt per la fiducia che mi è stata accordata per questo nuovo incarico che ho intenzione”. Ad aprire la giornata l’intervento della segretaria generale Uil Marche, Claudia Mazzucchelli, che nell’evidenziare che nella data odierna di celebra la Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro ha ricordato oltre 16mila infortuni marchigiani nel 2021 (di cui 1600 dovuti al Covid), e da Giorgio Andreani, segretario uscente della Uil Trasporti Marche.
Un comparto che riguarda oltre 2.500 lavoratori in tutta la regione tra trasporto pubblico locale, aeroporto, porto con il sindacato impegnato anche nella difesa dei lavoratori dell’igiene ambientale e dei servizi di pulizia (altri 4500 lavoratori). L’uscente Andreani ha fatto un quadro della situazione e messo in agenda vari punti tra cui, oltre al già citato triangolo logistico Porto-Aeroporto-Interporto, anche “la frammentazione del tpl, la disarmante lentezza istituzionale e burocratica con la quale si affrontano i problemi. Pur efficiente, con un basso costo di gestione il tpl regionale è poco efficace perché trasporta pochi passeggeri, con una percentuale che è la più bassa d’Italia. Una migliore organizzazione dei servizi, senza territorio esclusivo e biglietto elettronico, indurrebbe i cittadini a cambiare le proprie abitudini di spostamento in favore del trasporto pubblico su ferro e su gomma”.
Caldo anche il fronte dell’igiene urbana. “Le percentuali della raccolta differenziata nelle Marche sono in continua crescita superando abbondantemente le percentuali di legge del 65%, e questo avviene esclusivamente con la raccolta porta a porta – ha concluso Andreani – ma ha evidenziato un’alta incidenza delle malattie professionali ai danni sia del personale che non riesce a svolgere le mansioni per cui è stato assunto, sia alle aziende che, a causa degli appalti sempre più selettivi non riescono più a trovare utilizzazione al personale malato”.