ASCOLI PICENO – “Grazie lo stesso” scrive sui Social l’Ascoli Calcio. E quasi di rimando, patron Massimo Pulcinelli: “Termina il sogno di questo anno! Ne usciamo sconfitti con onore e dignità pronti per le prossime sfide! Grazie ragazzi tutti, la delusione è grande, siete stati fantastici lo stesso”.
L’Ascoli prova ad addolcire l’amarezza per l’uscita al preliminare playoff per mano del Benevento. Per i bianconeri si tratta del sesto spareggio (su sei) perso: due in Serie B. Quasi una maledizione. Davanti a un pubblico mai così numeroso negli ultimi 12 anni: 10.797 le presenze ufficiali.
Stasera i numeri raccontano di una partita in cui ha tirato quasi solo l’Ascoli, specie nella metà del primo tempo (14-2 il bilancio totale, 8-1 alla voce tentativi nello specchio).
Al Benevento, che aveva vinto al Del Duca anche in campionato, è bastata una fiammata di Lapadula: separato in casa e a bagnomaria per 5 mesi, quindi reintegrato e capace di segnare 2 reti. Questa pesantissima. Per i sanniti, poi, un secondo tempo in controllo.
L’Ascoli forse, a dispetto dei 13 bianconeri che in passato hanno già giocato gli spareggi, ha pagato un po’ di inesperienza. O forse, semplicemente, ha perso per strada la spensieratezza che l’aveva portata a raggiungere un traguardo, gli spareggi cadetti, attesi 17 anni.
Di sicuro col Benevento a nulla è valso il vantaggio di poter contare su due risultati su tre, in virtù della migliore classifica conseguita in stagione.
Resta un’annata super positiva per la squadra di Sottil. Starà però al Benevento – sfavorito alla vigilia dopo 3 sconfitte, sfiduciato dalla piazza e con mister Caserta che era pure parso in bilico -, sfidare il Pisa in semifinale (martedì prossimo l’andata).
Per l’Ascoli è tempo di pensare al 26esimo torneo della sua storia in serie B.