PESCARA – Nel pomeriggio di ieri (venerdì 13 maggio) personale della Squadra Mobile di Pescara, coordinata dal Commissario Capo Mauro Sablone, congiuntamente a quello della Sezione Radiomobile dei Carabinieri guidata dal Tenente Giovanni Rolando, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due cittadini di origini serbe ma residenti in Italia: R. E. e M. R., sospettati di essere i responsabili dei reati di rapina pluriaggravata e ricettazione.
In particolare, Polizia e Carabinieri sono intervenuti in via Castellani a Spoltore, dove la Polizia Municipale aveva cercato di intercettare un’autovettura Volkswagen Golf con quattro persone a bordo che nel tentativo di fuga era rimasta impantanata in un terreno ai margini della carreggiata. I quattro occupanti hanno cercato di far perdere le loro tracce dileguandosi lungo i campi della zona. Due dei fuggitivi, sono stati successivamente fermati dagli investigatori della Squadra Mobile e dai militari della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Pescara.
I due, nelle ore precedenti, assieme alle altre due persone rimaste per il momento ignote, avevano messo a segno una rapina a Fossacesia, in provincia di Chieti, durante la quale hanno minacciato il proprietario di un’abitazione con un cacciavite dopo aver asportato dalla sua abitazione del denaro e un monile in oro. La vettura con cui i quattro si sono allontanati dall’abitazione in provincia di Chieti, circolava con una targa rubata a Manoppello ma al momento del fermo del veicolo era stata già sostituita con un’altra.
Nel corso della perquisizione, all’interno dell’autovettura sono state trovate e sequestrate le targhe oggetto di furto e applicate in successione all’autovettura, oltre al cacciavite utilizzato per commettere la rapina, dei passamontagna, i guanti indossati dai rapinatori e l’anello in oro sottratto alla vittima della rapina. Sulla Golf era stata anche installata una sirena bitonale, simile a quelle in uso alle forze dell’ordine, perfettamente funzionante.
Entrambi i fermati sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di essere condotti in carcere