PESCARA – Carla Tiboni, Presidente dei Premi Internazionali Flaiano, ha annunciato le terne finaliste della 49esima edizione per la Narrativa e Italianistica “Luca Attanasio”. A selezionare le 76 opere letterarie pervenute la giuria tecnica composta da Renato Minore (Presidente), Raffaello Palumbo Mosca, Raffaele Manica, Donatella Di Pietrantonio, Fabio Bacà e Maria Rosaria La Mogia. La Premiazione è prevista per sabato 2 luglio, quando sarà proiettato il docu-film “Un marziano di nome Ennio”, di Davide Cavuti.
Il Premio Internazionale Flaiano Speciale di Narrativa 2022 va a Carlo Verdone per “La Carezza della Memoria” (Bompiani).
Lucio Fumo conquista, invece, il Premio Internazionale Flaiano Speciale per la Cultura, per la sua attività svolta da oltre cinquant’anni nella città di Pescara e per averne contribuito alla crescita cultura attraverso la creazione del Festival Pescara Jazz, che quest’anno festeggia il cinquantesimo anniversario.
Per la sezione over 35 i finalisti sono: Daniele Mencarelli “Sempre tornare” (Mondadori), Antonio Pascale “La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini” (Einaudi), Alessandro Zaccuri “Poco di me” (Marsilio Editore)
Per gli under 35 nella terna finalista vi sono: Angela Bubba “Elsa” (Ponte alle Grazie), Andrea De Spirt “Ogni creatura è un’isola” (il Saggiatore), Viola Di Grado “Fame blu” (La nave di Teseo)
I vincitori della XXI edizione del Premio Internazionale Flaiano di Italianistica ‘Luca Attanasio’, in collaborazione con il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, sono stati selezionati dalla giuria composta da: Isabella Camera D’Afflitto, Andrea Moro, Mariaconcetta Costantini, Andrea Raos. I finalisti sono: Horst Bredekamp “Michelangelo”; Athanasia Drakouli “Isac Rapresentation di Luigi Groto cieco d’Adria”,
Theresa Prammer “Pier Paolo Pasolini, Nach meinem Tod zu veröffentlichen – Späte Gedichte”.
Vincitore per la sezione Italianistica, sezione under 35, è Maximiliano Manzo con “El vestito de dora”. (Docufilm sui viaggi delle radici).
Il Premio Internazionale Flaiano Speciale per la Cultura va inoltre a Daniela DI Fiore, per aver contribuito a insegnare ai ragazzi del reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, che fare scuola e apprendere è possibile in ogni luogo in cui ci sono alunni e insegnanti perché la cura dell’anima aiuta quella del corpo.