Vito Cangini, il pensionato che nella notte di Natale ha ucciso la moglie Natalia Kyrichok con 12 coltellate, è stato condannato ieri mattina dal Tribunale di Pesaro a 24 anni di reclusione. Nella difesa, gli avvocati di Cangini lo hanno descritto come un uomo non possessivo, ma che ha avuta paura di restare da solo. Ora non si esclude un ricorso in appello. In collegamento Thomas Delbianco.