Vaiolo delle scimmie, primo caso sospetto: mamma di 26 anni a Torrette

Reduce agli inizi di maggio da un viaggio in Francia, si è presentata, in compagnia del figlio di 4 anni, al Pronto Soccorso dell’ospedale Torrette di Ancona nella notte tra il 22 e il 23 maggio. La donna di 26 anni, cittadina italiana di origine africana, residente a Loreto presentava sfoghi cutanei, cefalea, oltre a febbre e linfonodi ingrossati. Sintomi riconducibili anche al Mokeypox o vaiolo delle scimmie che nelle ultime settimane sta suscitando nel mondo una certa apprensione.

Subito è scattato l’allarme. I sanitari degli Ospedali Riuniti hanno fotografato quelle pustole di dubbia natura e spedito le immagini allo Spallanzani di Roma che sul caso non ha ancora sciolto la prognosi. La paziente nel frattempo, è stata ricoverata, in isolamento, nel reparto malattie infettive diretto dal professor Andrea Giacometti dove è sotto osservazione.

È in buone condizioni. Nessuna conseguenza per il figlioletto della donna che all’estero ha incontrato persone di varie nazionalità tra cui degli spagnoli. Il bimbo trasferito al Pronto Soccorso pediatrico del salesi, è stato dimesso poiché asintomatico ed è già rientrato a casa, dalla nonna, dove resterà in isolamento in via precauzionale. Qualora la mamma di Loreto fosse stata infettata dal vaiolo delle scimmie, sarebbe il primo caso nelle Marche. Per sciogliere il nodo e stabilire se si tratta di Monkeypox bisogna attendere tutta una serie di esami di laboratorio. Martedì al Torrette arriverà il kit per analizzare il virus. Il vaiolo delle scimmie è endemico dell’Africa centrale e occidentale, particolarmente concentrato nella Repubblica Democratica del Congo.

Si è diffuso in Europa oltre a Stati Unti e Australia: i casi sospetti di monkeypox superano quota 200, ma non si registra alcun decesso. Il virus si trasmette attraverso il contatto di mucose, aderenze genitali o orali, con la saliva. A rischiare di più sono i giovani perché fino al 1981 il vaccino anti-vaiolo era obbligatorio. L’Italia al momento è provvista di 5 milioni di dosi già pronte se dovesse se ve ne fosse la necessità ha fatto sapere il sottosegretario alla salute Andrea costa. Ma l’Ue contro il vaiolo delle scimmie sta già lavorando ad un acquisto centralizzato di vaccini e antivirali.