Dopo l’afa la grandine: danni nell’entroterra senigalliese e nel pesarese

ANCONA – Dopo la grande siccità è arrivata la temuta grandine ma solo il 6% delle aziende agricole è coperto da un’assicurazione che ripara da questi eventi purtroppo non più straordinari. Nella giornata di ieri i danni si sono registrati su strutture e coltivazioni soprattutto nell’entroterra di Senigallia tra Castelleone di Sausa, Corinaldo, Trecastelli, Ostra, Morro d’Alba e Chiaravalle. Danni anche in provincia di Pesaro Urbino nella zona di Mondavio.

Decine di ettari colpiti con le colture in atto e danni a vigne, grano e ortaggi. Fenomeni climatici violenti che sono ormai una consuetudine e che per gli agricoltori coincidono con una perdita economica. Per questo diventano fondamentali le polizze assicurative in parte finanziate da importante contributo della Pac. Poche tuttavia ne approfittano. Appena il 13,5% della superficie agricola è coperto.

La maggior parte di esse proteggono la produzione vitivinicola: ben 620 aziende. Al secondo posto ci sono le polizze sul grano duro (385), girasole (148) e piselli (109). Numeri raddoppiati rispetto allo scorso anno ma è ancora troppo poco. Nel corso del 2021 secondo i dati ESWD nelle Marche si è registrata una media mensile di 1,5 eventi meteo distruttivi.

“Dobbiamo promuovere il più possibile e spingere per agevolare sempre di più l’attivazione di coperture assicurative, uno strumento ormai purtroppo indispensabile per le aziende agricole – spiegano da Coldiretti Marche -gli agricoltori devono convincersi che ormai il clima è cambiato e questi eventi non sono più eccezionali. Non esiste altro modo per essere risarciti. Come organizzazione negli anni abbiamo cercato di sensibilizzare le aziende ma ancora poche hanno compreso la necessità di assicurare le proprie produzioni”.