SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pranzo romano, oggi, per il presidente della Sambenedettese Roberto Renzi e l’avvocato bergamasco Cesare Di Cintio. Ma dal Tar del Lazio, ancora niente. Sambenedettese sempre in attesa della sentenza del tribunale amministrativo, dopo l’udienza da remoto del 17 maggio. È la richiesta di risarcimento economico fatta a suo tempo da Renzi alla Figc dopo l’esclusione della Samb dalla Lega Pro, nel luglio 2021.
Ferma la questione Tar, che pure nell’immediato non sposterà gli equilibri, anche in virtù della quasi certa coda al Consiglio di Stato. E fermo tutto il resto: allenatore e uomo mercato.
Partiamo dall’ultimo. Renzi vorrebbe ripartire da Riccardo Solaroli. Il punto è che l’ex Rieti vorrebbe l’incarico da direttore sportivo, mentre il presidente rossoblù sembrerebbe intenzionato a coinvolgerlo di nuovo come consulente, lo stesso che ha fatto nel dicembre scorso, convinto com’è che la Samb vincitrice dei playoff sia solo da ritoccare. Non solo. Solaroli avrebbe un’altra offerta. Renzi, quindi, dovrà decidersi, in un senso o nell’altro.
Vale anche per l’allenatore. La coppia Visi-Alfonsi resterà nello staff, ma con altri incarichi (Visi dovrebbe tornare preparatore dei portieri). La prima scelta per la panchina è Carmine Parlato, 5 promozioni alle spalle e a fine giugno libero dal Trento. Renzi lo ha già incontrato, ma senza affondare il colpo. E su Parlato ci sono pure Torres e Catania.
Tar, allenatore, uomo mercato: presto la Samb dovrà sciogliere tutti i nodi.