ANCONA – Fondamentali investimenti da parte di Camera di Commercio delle Marche e Regione Marche per consolidare l’azione congiunta a favore dello sviluppo e del sostegno al territorio. Un’azione per aprirsi a nuovi mercati ma anche con strumenti per fronteggiare le contingenze che rendono difficile la vita delle imprese.
E’ il conflitto russo-ucraino, emergenza prima di tutto umanitaria, che colpisce l’economia marchigiana, in particolare il comparto moda calzature e pelletteria.
Per questo motivo, i due enti mettono a disposizione 3 milioni di euro per le imprese marchigiane che si trovano a fronteggiare una crisi di liquidità subìta a causa della riduzione dell’export e dei mancati pagamenti di contratti già in essere con operatori economici dei Paesi coinvolti.
Tutto ciò per costituire un plafond, cui i due enti contribuiscono in parti uguali, per l’abbattimento dei costi di accesso a prestiti bancari per colmare il vuoto determinato dalla sostanziale chiusura dei mercati.
I 3 milioni generano un moltiplicatore in termini di crediti erogati di circa 10 volte, per cui si dovrebbero complessivamente mobilitare 30 milioni di euro in termini di liquidità
Quello promosso da Regione e Camera è uno strumento di accesso agevolato e garantito al credito alle imprese.
L’intervento riguarderà le imprese operanti nell’export verso operatori economici con sede operativa in Russia, Ucraina e Bielorussia.
Secondo il presidente di Camera Marche, Gino Sabatini, “questo è il momento di intervenire in modo deciso, insieme. La misura predisposta con la Regione Marche, è una forma di sostegno per danni emergenti. Inoltre continueremo a offrire il nostro sostegno per la partecipazione alle fiere”
L’assessore regionale al bilancio ed alla ricostruzione, Guido Castelli aggiunge che “l’accordo con Camera e Regione, fortemente voluto dal presidente Acquaroli, prevede l’attuazione di un intervento, a cui parteciperanno anche Istituti di credito e il sistema dei Confidi, che consisterà sia nella riduzione ed abbattimento del costo degli interessi sui prestiti bancari delle imprese marchigiane maggiormente esposte ai mercati russo, ucraino e bielorusso sia nella copertura dei costi per la garanzia prestata dai Confidi “
Per Castelli, “la ricostruzione fisica delle aree del sisma, su cui insistono realtà produttive strategiche per la nostra economia, deve accompagnarsi alla rigenerazione economica e sociale dei territori. Per fare tornare i conti, fare riferimento alla filiera istituzionale e su un partner come Camera di Commercio, fa la differenza”