ANCONA – Nella notte, le Volanti della Questura sono state allertate da un uomo di 30 anni che riferiva di essere stato minacciato telefonicamente dal compagno della sorella.
Quest’ultimo, dopo aver trascorso un breve periodo di separazione dalla donna, era tornato a vivere insieme a lei, presso l’abitazione del fratello, il quale, tuttavia, non accettava di buon grado tale sistemazione, a causa dei comportamenti dell’uomo che rendevano difficile la convivenza.
Poco prima dell’intervento delle Volanti, il richiedente, mentre era al telefono con la sorella, le ribadiva la sua contrarietà alla prosecuzione della relazione sentimentale, nonché l’indisponibilità a continuare ad ospitare il compagno presso la sua abitazione.
Tali affermazioni scatenavano la reazione dell’uomo, che, trovandosi vicino alla donna, aveva ascoltato la conversazione telefonica. Iniziava così a minacciare il fratello della compagna con frasi ingiuriose, avvertendolo che da lì a breve avrebbe raggiunto l’abitazione per “regolare i conti”.
Per questa ragione il minacciato, impaurito, si allontanava di casa e allertava la polizia tramite numero di emergenza.
Le Volanti, prontamente intervenute, dopo aver preso contatti con il richiedente, un uomo italiano di 30 anni, si recavano presso l’abitazione interessata, dove provvedevano ad identificare la sorella ed il compagno.
La donna, sentita in merito ai fatti, forniva indicazioni molto generiche per cercare di non aggravare la tensione tra i due uomini,
Il compagno, invece, mostrava fin da subito un atteggiamento ostile nei confronti degli operatori, rifiutando di fornire le proprie generalità e cercando anche di colpire gli agenti con una testata.
L’uomo, di 26 anni, veniva accompagnato in Questura e sulla base del suo comportamento violento e non collaborativo, veniva denunciato per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e di rifiuto di indicazioni sulla propria identità.
Nelle ultime ore, le Volanti sono state impegnate anche in altre due liti verificatesi nella zona del Piano.
Una prima lite nelle vicinanze di un esercizio commerciale in via Giordano Bruno, dove due uomini di nazionalità del Bangladesh venivano alle mani per motivi legati ad una somma di denaro prestata e non ancora resistita.
Poiché uno dei due soggetti presentava delle ferite superficiali al volto, veniva accompagnato in ospedale dal personale sanitario prontamente intervenuto.
Qualche ora più tardi, le Volanti intervenivano in piazza d’Armi, dove era già presente il personale del 118 per un soggetto che presentava una ferita alla testa.
Gli operatori provvedevano ad identificare il ferito, un anconetano di 42 anni, nonché le altre persone presenti, amiche di quest’ultimo e note agli agenti in quanto pluripregiudicate.
Dalla ricostruzione dei fatti emergeva che poco prima vi era stata una lite per futili motivi con un altro uomo – anch’egli noto agli operatori in quanto facente parte del medesimo gruppo – che si era poi allontanato.
Il soggetto riferiva che l’indomani si sarebbe recato presso gli uffici di polizia per sporgere denuncia in merito a quanto accaduto.