È prevista lunedì l’udienza di convalida del fermo di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, il 32enne che ha aggredito e ucciso l’ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu.
Alla base dell’omicidio non ci sarebbero motivi legati all’odio razziale: “Le indagini sono in corso, ma la situazione è abbastanza chiara – hanno detto il dirigente della Squadra Mobile di Macerata Matteo Luconi e quello del commissariato di Ps di Civitanova Marche Fabio Mazza, durante la conferenza stampa di ieri – tutto sembra essere nato da una lite per futili motivi, con una reazione abnorme da parte dell’aggressore nei confronti della vittima che gli stava chiedendo l’elemosina.
A quel punto lo ha inseguito e colpito prima con la stampella e poi a mani nude nel pieno centro di Civitanova Marche, schiacciandolo a terra per tre, quattro minuti fino alla morte.
E intanto dal carcere Ferlazzo prova a chiedere scusa, dopo aver mentito sulle circostanze del pestaggio al momento dell’arresto, e per il quale i legali stanno valutando se chiedere la perizia psichiatrica. Pare che l’operaio salernitano abbia piccoli precedenti e problemi di instabilità mentale.