Non solo il barista eroe, ma anche un nigeriano sarebbe intervenuto per salvare la vita al 22enne accoltellato venerdì sera a Recanati, a poche ore dall’omicidio di Civitanova.
Proprio questa concomitanza ha messo un po’ in secondo piano il grave fatto di cronaca che ha fatto finire in coma un giovane di origini nordafricane.
La vittima, appena si è risvegliata dal coma, ha chiesto una penna e ha scritto questo messaggio: «Sono vivo grazie al nigeriano». Un nigeriano di passaggio che avrebbe placcato l’aggressore impedendogli di continuare a colpire con la lama. Poi è intervenuto anche il barista, che ha strappato il coltello dalle mani dell’uomo ormai immobilizzato.
Da una prima ricostruzione i ragazzi erano in un locale del centro festeggiando la fine di un corso, poi è arrivato un signore esagitato perché disturbato dai rumori. Avrebbe intimato al gruppetto di andarsene dirigendosi verso il 22enne italiano di origine marocchina (unico di colore in quel primo gruppetto) e gli avrebbe tolto gli occhiali.
Il ragazzo ha reagito con uno schiaffo e l’uomo è uscito tornando poco dopo con un coltello a serramanico. La situazione è degenerata quando l’aggressore, Omar Pintucci, ha colpito il ragazzo prima alla spalla, poi al petto. Convalidato l’arresto.