Saranno effettuati nelle prossime ore approfondimenti sulla situazione sanitaria legata allo stato di salute mentale di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, l’operaio che ha ucciso l’ambulante nigeriano a Civitanova Marche. Il giudice fa riferimento anche a un “disturbo bipolare” per il 32enne.
Allo stesso tempo verrà valutata la posizione dell’amministratore di sostegno di Ferlazzo, ovvero la madre residente a Salerno, e sul perché si trovasse a così tanta distanza dal giovane, sempre tenendo presente quali fossero gli effettivi compiti del suo ruolo. Il profilo dell’aggravante razziale è escluso. Lo ha riferito Claudio Rastrelli, sostituto procuratore di Macerata, che indaga sulla vicenda.
Nell’ordinanza che dispone la custodia in carcere il giudice fa riferimento all’arrestato come soggetto violento e con elevata pericolosità sociale, oltre che alla presenza di “evidenti gravi indizi di colpevolezza” e del pericolo di reiterazione del reato: in attesa dei risultati dell’autopsia, che verrà effettuata domani all’ospedale di Civitanova, sembra evidente che il decesso del 39enne nigeriano Alika Ogorchukwu sia dovuto all’aggressione.