SAN BENEDETTO – Non è passato inosservato il blitz della Capitaneria di Porto andato in scena ieri al lungomare nord.
Alcuni degli chalet controllati avrebbero piantato ombrelloni e sdraio oltre il limite consentito dalle proprie concessioni: nessun sequestro delle attrezzature, ma sono fioccate le prime denunce per occupazione abusiva di area demaniale e la conseguente corsa a togliere le attrezzature durante la scorsa notte.
Va detto che non si tratta del mancato rispetto del limite dei 5 metri dalla linea della battigia, ma di uno sforamento ben più ampio, che ha portato a togliere fino a 8 file per ogni stabilimento.
Non ci sono numeri precisi perché l’operazione della Guardia Costiera è ancora in corso e i controlli andranno avanti. Di certo il colpo d’occhio sul litorale sambenedettese non passa inosservato, con delle differenze abissali tra le concessioni controllate e quelle limitrofe che hanno ancora gli ombrelloni vicino alla riva.
Per non incappare nelle sanzioni, l’occupazione degli spazi aggiuntivi andava comunicata preventivamente al Comune con il pagamento maggiorato del canone.
Il limite da rispettare è la profondità dei metri imposta dalla concessione, che verosimilmente, i gestori degli chalet avrebbero calcolato partendo dal lato Est della struttura e che invece sembrerebbe dover partire dal marciapiede del lungomare.
Fatto sta che gli chalet a pochi giorni dal Ferragosto si sono trovati a restituire pezzi di spiaggia, così come molti clienti hanno perso il loro posto in prima fila con inevitabili disagi, poiché gli ombrelloni sono stati ripiantati più indietro e molto più vicini, l’uno con l’altro.