Si chiamava Rachid Amri il tunisino di 30 anni accoltellato e ucciso ieri sera a Civitanova Marche, sul lungomare sud “Piermanni”. Secondo una prima ricostruzione, prima preso a bastonate e poi colpito con un fendente al fianco. Gli agenti del commissariato di polizia di Civitanova, che indagano insieme alla squadra mobile di Macerata e in collaborazione con la compagnia dei carabinieri di Civitanova, coordinati dalla pm Stefania Ciccioli, hanno trovato ieri sera un coltello da cucina, probabilmente l’arma del delitto, lasciato vicino a uno scivolo per bambini in un’area verde adibita a giochi, poco distante dal luogo dell’accoltellamento. Il coltello è stato sequestrato e verrà fatto analizzare. Dopo essere stato ferito, l’uomo sarebbe stato portato al pronto soccorso dell’ospedale cittadino in auto, da un conoscente. Stando alle prime indagini eseguite dalle forze dell’ordine, la vittima era conosciuta nell’ambiente dello spaccio e non era regolare in Italia. Gli investigatori visioneranno le immagini riprese da telecamere di videosorveglianza presenti in zona alla ricerca di elementi utili a ricostruire i fatti.
Una delle ipotesi è che ad accoltellare Amri, per motivi ancora non chiari, sia stato un suo connazionale ma al momento nessuno è stato individuato dalla polizia. Sul lungomare sarebbero arrivati in diversi ieri sera, verso le 22 in pieno orario di movida, e in una zona molto frequentata, tra via Mazzini e via D’Azeglio. Dalle prime informazioni, oltre al 30enne morto, vi sarebbe stata anche una persona ferita ma non risultano accessi di questo tipo in ospedale. Alla base dell’aggressione mortale potrebbe esserci stata una lite o un regolamento di conti scaturito da una precedente aggressione sempre a Civitanova.