SAN BENEDETTO – Il Consiglio Comunale ha ufficialmente incaricato l’archistar Guido Canali di elaborare il progetto definitivo per il restyling dell’area del vecchio Ballarin. 139mila euro il compenso per il noto professionista. In tal senso si registra l’intervento di Fabrizio Marcozzi presidente e portavoce del Comitato Ballarin la porta della città un parco inclusivo sul mare.
“Il sindaco Antonio Spazzafumo con la sua maggioranza ha legittimamente deciso e scelto di affidare il progetto definitivo all’architetto Guido Canali, un tecnico e un professionista di indiscutibile fama internazionale. Siamo convinti –scrive in una nota stampa Marcozzi- che Guido Canali saprà trovare una giusta sintesi progettuale, consegnerà alla nostra comunità un progetto di qualità e di alto profilo. Siamo altresì convinti che il sindaco, rispetterà l’impegno assunto con i cittadini, riconfermerà soprattutto le linee guida che ne determinano l’indirizzo e la destinazione d’uso.
Auguriamo al sindaco, alla sua maggioranza e all’architetto Guido Canali di svolgere serenamente e senza troppe tensioni il loro compito. Ci auguriamo, inoltre, che anche le altre forze politiche che oggi siedono sui banchi dell’opposizione in consiglio comunale, anch’essi firmatari della lettera di impegno, continuino a dare il loro contributo costruttivo al fine di poter arrivare ad una definizione del progetto.
Noi –aggiunge Marcozzi- riconfermiamo la piena disponibilità per continuare ad essere collaborativi e costruttivi. Con orgoglio possiamo sostenere che nella storia sambenedettese nessuno è mai riuscito a rendere così ampiamente condivisa e partecipata una iniziativa come la nostra. Crediamo di essere riusciti fino a questo momento a dare un significativo contributo di idee che hanno sempre avuto l’unico obiettivo di proporre una realistica riqualificazione e rigenerazione finalizzata ad una destinazione più coerente con i cambiamenti che sono avvenuti fino ad oggi e per uno sviluppo lungimirante della nostra amata cittadina costiera.
Siamo convinti –conclude Marcozzi- che l’intera zona del Ballarin tornerà ai cittadini del territorio, nessuno escluso. Che continuerà a raccontare la storia passata e quella del futuro delle nuove generazioni. Quel luogo ritornerà il più dinamico e vitale, UNA PORTA DELLA CITTÀ sempre aperta per ricevere e accogliere tutti, nessuno escluso”.