I genitori di Giulia non si arrendono. Sono passati sette anni e mamma Meri Koci e papà Luciano Di Sabatino, continua la loro battaglia per far piena luce sulla morte della figlia 19enne.
Lo hanno ribadito anche ieri sera, a margine della fiaccolata in ricordo della ragazza, morta proprio nella notte tra il 31 agosto ed il primo gennaio, dopo un volo dal cavalcavia dell’A14. Un terribile incidente che non le ha dato scampo perché di Giulia non è stato possibile rinvenire che pochi resti. Il corpo martoriato da camion in transito.
Lo slogan che ha guidato l’ennesima manifestazione pro Giulia è sempre lo stesso: “Verità e giustizia per Giulia Di Sabatino”. A sette anni dalla tragedia si spera di ottenere la riapertura dell’inchiesta, archiviata due volte come suicidio. Ieri sera un centinaio di persone ha sfilato, fiaccola in mano, per le vie di Tortoreto Alto insieme ai genitori di Giulia, arrivando fino ai giardini della Fortellezza.
Un luogo panoramico e simbolo di rinascita.
Qui la mamma di Giulia, Meri Koci, ha spiegato ai cronisti e alle persone presente: «Andremo avanti, presenteremo a breve un’istanza e la Procura che, stavolta, dovrebbe metterci un po’ più di cuore. È stato un omicidio e una mamma non può accettare che ci siano in giro, liberi, gli assassini di sua figlia. Ci sono magistrati, che ringrazio, che ci hanno dato altre prove che entreranno nel nuovo procedimento»