BARBARA – Il volto rigato dalle lacrime del fratello Simone e il volo in cielo dei palloncini bianchi sono le ultime immagini del dolore straziante che ha accompagnato domenica pomeriggio l’ultimo saluto a Noemi Bartolucci, la ragazza di 17 anni di Barbara, morta nell’alluvione che la sera del 15 settembre ha travolto varie località delle Marche, tra cui il Senigalliese, dove ci sono state 12 vittime accertate.
La bara bianca, le amiche e gli amici vestiti con le t-shirt nere con il volto di Noemi stampato, rimarranno per sempre nella memoria collettiva di questo piccolo borgo della provincia di Ancona che soltanto cinque giorni fa aveva salutato il piccolo Mattia Luconi di 8 anni e attende ancora di piangere sul feretro di Brunella, la mamma di Noemi, l’unica degli scomparsi a non essere stata ancora ritrovata. Con le ricerche che sono proseguite anche negli attimi del funerale.
Molti speravano di salutare insieme Brunella e Noemi, ma così non è stato. Insieme, nella stessa auto, erano invece la maledetta sera della bomba d’acqua che le ha trascinate via davanti casa.
Ai funerali c’era anche il presidente della Regione Francesco Acquaroli. Le parole del vescovo di Senigallia Francesco Manenti, che ha officiato il rito religioso, hanno tratteggiato la Noemi impegnata in chiesa. “Era una ragazza piena di vita, felice di aver compreso che di Gesù poteva fidarsi, invitando a coltivarne la memoria che indica un percorso alla propria vita. Noemi – ha detto – continuerà ad abitare nei nostri cuori”.
Ma a toccare il cuore dei presenti sono stati i ricordi delle amiche più strette. “Sei e resterai per sempre la mia Pocc, così ti chiamavo – racconta Mary -. La mattina ero felice di svegliarmi perché ti avrei incontrata a scuola e la nostra unica ragione era quella di chiacchierare dalla prima all’ultima ora”. E con la voce rotta dal pianto: “Ti prometto che festeggerò il nostro 18esimo compleanno in un posto magnifico e farò preparare due torte, una per me e una per te”.
“Sei la stella più bella di tutte”, dice invece Virginia. A ricordare Noemi è anche una delle sue professoresse: “Questo giorno arriva troppo in fretta. Tu sei stata, anzi, sei una guida raggiante e preziosa, di quelle che nascono per camminare sempre in mezzo agli altri”. La docente ricorda anche il lato scherzoso e sorridente di Noemi.
Ed è proprio il sorriso, che ora illumina il volto della ragazza sui manifesti funebri, a colpire anche il sindaco Riccardo Pasqualini: “Resterà per sempre nei nostri cuori e nei nostri occhi”.
L’unico a non trovare la forza di parlare è il fratello Simone. Quella tragica notte lui si è salvato per miracolo, riuscendo ad aggrapparsi ad un albero, ma vedendo madre e sorella trascinate via dalla piena. Adesso, tutto quello che avrebbe da dire glielo si legge sul viso, affranto dal dolore.