ANCONA – Si concentrano a monte e a valle del Ponte del Burello a Corinaldo le ricerche di Brunella Chiù, 56 anni, l’unica persona ancora dispersa dopo l‘alluvione del 15 settembre scorso che ha causato 12 vittime, tanti sfollati e devastazione nel Senigalliese e nel Pesarese.
Da 20 giorni le attività continuano incessantemente sotto il coordinamento dell’Unita di comando locale dei vigili del fuoco che ora ha la sua base a Pianello di Ostra: in azione ci sono almeno otto squadre, una settantina di persone tra vigili del fuoco, protezione civile, volontari, carabinieri e guardia di finanza.
I soccorritori stanno operando a terra, setacciando le sponde dei fiumi ‘a pettine’, anche con cani del nucleo cinofili dei carabinieri specializzati nella ricerca di persone e di corpi in qualsiasi condizione. Al lavoro anche cinofili di associazioni dell’Anconetano.
Ma si cerca anche nei fiumi, con le squadre Saf dei vigili del fuoco e i sub della Finanza, alla confluenza tra Nevola e Misa a Casine di Ostra, verso la foce del Misa a Senigallia.
Le perlustrazioni tornano a battere anche zone già controllate, con ulteriori verifiche approfittando del fatto che l’acqua dei corsi d’acqua si è abbassata negli ultimi giorni: le zone in cui si concentrano i soccorritori sono quelle a monte e a valle, l’area dov’era stato ritrovato il corpo di Noemi Bartolucci, 17 anni, figlia di Brunella, i cui funerali sono stati celebrati il 2 ottobre a Barbara, mentre il figlio della 56enne, Simone, si era salvato aggrappandosi a una pianta; erano stati tutti travolti dalla piena del Nevola in contrada Coste di Barbara, vicino alla loro abitazione, mentre tentavano di mettersi in salvo.
Sempre nelle vicinanze era stata trovata l’auto Bmw serie 1 bianca di Brunella in territorio di Corinaldo. Per le ricerche, ottimizzate grazie a mappature gps consegnate ogni giorno dalle squadre e elaborate dai tecnici all’Ucl, vengono impiegati anche droni che permettono di ispezionare anche aree dove il passaggio è meno agevole.