Avevano compiuto scavi archeologici non autorizzati, furto e riciclaggio di bene archeologici e paleontologici.
Per questo nove persone sono finite nel mirino dei carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Ancona i quali stanno portando avanti una complessa indagine in raccordo con i colleghi di Bologna, Perugia e l’Aquila nonché dei comandi provinciali e territoriali e dei gruppi Forestali di Ancona e Macerata.
Insieme hanno avviato sequestri e perquisizioni personali o locali ai danni di nove indagati residenti nei comuni di Fabriano (AN), Cerreto D’Esi (AN), Castelraimondo (AN), Camerino (MC), Serravalle del Chienti (MC), Mogliano (MC), Gubbio (PG), Valfabbrica (PG) e Spello (PG).
Sequestrati 30mila euro di reperto paleontologici e circa mille reperti archeologici: tutti di provenienza illecita. Apposti, inoltre, i sigilli su due musei privati di Spello nel Perugino e Gagliole nel Maceratese, con oggetti in mostra reperiti in maniera illegale.