Samb rischiatutto. Modulo, follie, Proia/Lulli e un obiettivo minimo: tenersi a -6 fino a dicembre

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tolentino pareva la partita spartiacque della stagione, esattamente come un anno fa. In alto o in basso: e se nel dicembre 2021 la prima vittoria di Sante Alfonsi aveva dato lo spunto per ripartire dopo la settimana più turbolenta della stagione, si sperava che il risultato di Tolentino avrebbe sortito lo stesso effetto.

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Eppure un’ombra si stagliava sul Riviera delle Palme già dalle formazioni iniziali: Chinellato, “risorto” a Tolentino con una doppietta, era a bordo campo, in borghese, a causa di un risentimento muscolare.

La sconfitta subita, la terza in casa in quattro partite (cinque se si considera l’incontro di Coppa Italia col Tolentino) è fra tutte la più dolorosa proprio per un ritorno alla realtà – dura – che si sperava superato con la vittoria con i cremisi e l’arrivo del nuovo allenatore.

Tante le situazioni poste all’attenzione della tifoseria e degli addetti ai lavori, come testimoniano le riflessioni nella trasmissione Cuore D Calcio e i tantissimi messaggi arrivati. Cerchiamo di sintetizzarli di seguito partendo forse da quello meno considerato ma più importante.

IL GIOCATORE “SPACCA PARTITA” Aver visto all’opera l’ex Tortolano ieri al Riviera (ma anche nelle precedenti partite) fa capire quanto sia importante avere nell’undici un giocatore capace di fare la differenza. Perché la partita di ieri l’ha fatta vincere Tortolano, e oltre al rocambolesco raddoppio arrivato da un suo corner tagliato, il primo gol è giunto grazie ad una intuizione del fantasista: scatto dalla destra al centro per dettare il passaggio tra le linee di centrocampo e difensiva, elusione del tentativo di ben tra calciatori, giro a sinistra, triangolo e tiro. Ieri è stata anche la giornata di Vittorio Esposito, un altro ex Samb: due pali e un gol e terza vittoria consecutiva per il Matese. Un altro “10” esperto (citiamo il terzo abbondantemente over 30) è Giordano Napolano del Porto d’Ascoli, ieri migliore in campo e tornato al gol annullato per un fuorigioco molto dubbio.

La Samb non ha al momento un giocatore di questo tipo, capace di caricarsi la squadra, fare superiorità numerica con i dribbling, ribaltare le situazioni di gioco. Poteva esserlo Emili, che ha brillato solo a Tolentino mentre col Trastevere non si è letteralmente visto e ha giocato da falso nueve nel primo tempo. In parte poteva farlo Proia, che però sta giocando in un ruolo di “copertura”. Poteva esserlo Cardella, che dopo tre minuti ha percorso 50 metri palla al piede andando alla prima conclusione e successivamente sfiorato la rete in altre due occasioni, rigore a parte, prima dell’ennesima follia.

MODULO DI GIOCO Perché le partite prima dei “moduli” si vincono con le individualità e nella Samb sembrano tutte in crisi. L’emblema è Angiulli, il quale doveva essere il giocatore simbolo e invece da due giornate non mette piede in campo.

Riguardo il modulo di gioco di Prosperi, il 3-4-3, è scontato che gli acquisti estivi fossero impostati per il 4-2-3-1. Se ne potrebbe parlare molto ma dalle partite fin qui giocate dal tecnico pescarese emergono sicuramente alcune valutazioni: Proia, ovviamente, è sottratto dalla zona di campo dove può fare più male. In questa Samb, dunque, esterno d’attacco o mezzala di centrocampo. Lulli, invece, dimostra la grande differenza – già evidenziata nella prima parte dell’anno scorso quando fu costretto a giocare come mediano – che c’è nel suo rendimento quando è schierato come mezzala, di cui ha i tempi di inserimento e la fisicità necessaria, e mediano. Infine c’è la questione under, su tutti Umile molto volenteroso ma bisognoso anche di non essere bruciato in questa situazione e un Feliz Rabacal che è l’unico 2001 in campo ma più centrocampista che esterno d’attacco.

Questi tre indizi (Proia, Lulli e Feliz Rabacal) indurrebbero a pensare che un centrocampo centrale a tre potrebbe essere una soluzione, sacrificando un attaccante (Umile) e dunque passando al 3-5-2. Non sappiamo se sia una soluzione possibile. Già dopo la sconfitta casalinga contro il Pineto Chinellato e Umile sembravano destinati alla panchina, poi Chinellato rispose con una doppietta. Sta a Prosperi decidere.

MAL DI RIVIERA Un solo gol casalingo in cinque partite (Cardella al Notaresco) sono uno scenario incredibile per una formazione che a settembre veniva accreditata come la favorita per la vittoria nel gruppo delle favorite. A parziale, parzialissimo favore della squadra c’è da dire che le tre sconfitte sono arrivate proprio dalle tre squadre alla vigilia segnalate come le principali antagoniste: Cynthialbalonga, Pineto e Trastevere.

OBIETTIVO -6! La vittoria di Tolentino forse aveva illuso, con la Samb tornata a -4 dalla vetta in una classifica comunque affollatissima nelle posizioni di vertice. Ma considerando la situazione, varrà la pena sottoscrivere il mantenimento di questo distacco fino a dicembre per provare poi a rimediare le lacune di impostazione nella seconda parte di stagione, attraverso il calcio mercato di dicembre.

CARDELLA? Quello che è avvenuto ieri, susseguente all’espulsione nel finale contro il Team Nuova Florida, dimostra che il calciatore non è sereno e ha qualche problema. Sarebbe urgente che la società dialogasse con lui per capire cosa gli sta succedendo.

RENZI & Co. Ci si aspettava qualche dichiarazione nel dopo partita, anche se ci può stare evitare parole avventate a caldo. In settimana tuttavia sarebbe importante testimoniare un momento di confronto e una presa di posizione sulla situazione che si è creata, dimostrando la determinatezza dell’obiettivo primo posto, l’unico che conta. Per ora si pensa a qualche altro arrivo.

La partita di domenica contro il Porto d’Ascoli è pericolosissima per i colori rossoblù, e i campionati possono cambiare di direzione: ma serve sempre un manico che lo indirizzi.