Tre arresti nella notte, a Pescara, da parte della Polizia di Stato.
I primi riguardano due rapinatori, provenienti da fuori Regione, Puglia per l’esattezza, i quali, verso mezzanotte, in Via Lago di Capestrano, nel quartiere Rancitelli, hanno rapinato un uomo, fingendosi dei carabinieri. Armati di pistola (risultata poi a salve) hanno minacciato l’uomo, costringendolo a salire in auto, l’hanno ammanettato a un polso, facendosi consegnare i soldi che aveva con sé, 500 euro, e il telefono cellulare. Poi, utilizzando anche un coltello, hanno continuano a minacciare il malcapitato, lo hanno schiaffeggiato dicendogli di recarsi nella sua abitazione, ma lo hanno fatto scendere. A quel punto, l’uomo ha cominciato ad attirare l’attenzione dei vicini , urlando. Le persone sono scese in strada e hanno allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati gli uomini della squadra volante, diretta da Pierpaolo Varrasso.
I due rapinatori sono fuggiti, ma le ricerche coordinate dalla Sala Operativa, che ha allertato tutti gli equipaggi sul territorio, hanno permesso a una pattuglia della Polizia Stradale di bloccarli sulla SS 714 che collega Montesilvano a Francavilla al Mare, ancora in possesso delle armi e della refurtiva.
I due, arrivati da Martina Franca, hanno 43 e 50 anni. Sono finiti in carcere con l’accusa di rapina in concorso aggravata. Il Questore Luigi Liguori ha sottolineato la tempestività degli interventi.
L’altro arresto riguarda una donna, di 44 anni, ritenuta responsabile di una serie di furti sul treno di passaggio a Pescara, il Convoglio Torino- Lecce. Maggiori dettagli nel tgA delle ore 19.00.