ASCOLI PICENO – Queste le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore dell’Ascoli, Cristian Bucchi, alla vigilia della trasferta di Venezia (domani alle 14), sfida valevole per l’undicesima giornata del torneo cadetto.
Sul Venezia: “È una squadra molto forte, al pari di Genoa e Cagliari, può giocarsi la Serie A diretta, ha qualcosa in più degli altri nell’organico, composto per il 95% dai calciatori che lo scorso anno erano in Serie A e quelli che sono arrivati sono di altissimo livello. Penso a Cheryshe, che ha fatto una carriera incredibile a Valencia, a Pohjanpalo, che ha militato tanti anni in Bundesliga e si sta dimostrando calciatore importante nella nostra Serie B. E’ una rosa di altissimo livello, probabilmente ha avuto delle difficoltà, ma è una squadra molto forte, aspettiamoci una partita tosta, difficile, contro un Venezia molto fisico e dinamico, sarà una gara fatta di tante battaglie, duelli, contrasti, riconquiste, dovremo essere attenti, solidi, concentrati come nelle ultime uscite, senza fare un passo indietro e senza sentirci carini e bellini perché sarebbe l’errore più grande che potremmo commettere”.
Sull’Ascoli: “Parole d’ordine sono continuità e spirito, perché è lo spirito che ci ha portato la continuità. L’altra sera è stata una partita piena di sacrificio, voglia di combattere, si vedevano tante maglie bianconere che si muovevano all’unisono, uno spirito e un’anima, c’erano voglia di fare risultato, di sacrificarsi per il compagno, voglia di lottare su ogni pallone come se fosse l’ultimo. Tutto questo è stato determinante per portare a casa la vittoria”.
Sul campionato: “Ci sono tante squadre di altissimo livello, con giocatori forti, con rose che valgono l’alta classifica, poi tutto viene determinato da episodi, momenti, situazioni, è un campionato in cui un filotto positivo ti può portare in alto, ti può far crescere entusiasmo e autostima, mentre un filotto negativo, al contrario, può relegarti nelle parti basse e toglierti quella fiducia di cui una squadra ha bisogno. Per questo è necessario trovare equilibrio e continuità nelle prestazioni, nello spirito e nei risultati”.
Infermeria: “Ciciretti e Buchel non sono convocati al pari dei lungodegenti Leali e Gnahoré, speriamo di averli in gruppo la settimana prossima. Per Dionisi e altri 2-3 giocatori ci teniamo le ultime ore e la seduta di stamattina per vedere se hanno recuperato e se sono in condizioni di poter far parte della partita. Nell’eventualità, valuteremo il come”.
Squadra che vince non si cambia? “Credo che sia il gruppo che vince, non sono gli undici, l’altra sera sono entrati giocatori che hanno fatto la differenza, Mendes col gol, sono entrati benissimo Falzerano, Bellusci, Giovane. In questo momento chiunque entra ci mette del suo e ci dà una grande mano, non sono gli 11 o i 16, è un gruppo intero che spinge, che ha voglia, che è unito e compatto, chiunque è sceso in campo si è dimostrato titolare a tutti gli effetti, non ci sono rincalzi o sostituti, ci sono titolari che vengono scelti e titolari che subentrano. A volte le defezioni e le difficoltà sono un’opportunità per poter avere più spazio, come è capitato in Coppa Italia, penso a Tavcar, che ha dato belle risposte, segno che il gruppo è coeso e tutti si sentono importanti” ha concluso Cristian Bucchi.