PESCARA – Questa mattina (venerdì 4 novembre) episodio di violenza, nel quartiere Rancitelli di Pescara, ai danni di una vecchietta di 82 anni. Tutto è accaduto davanti agli occhi del Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, si legge sul sito del Movimento, che si era recato in via lago di Capestrano proprio a seguito della richiesta di aiuto dell’anziana signora, da tempo vittima di minacce e intimidazione da parte dei vicini. Probabilmente la presenza di Pettinari ha fatto scattare l’ira del gruppo di circa 15 donne, di varia età, che hanno aggredito verbalmente la signora. Il peggio è stato evitato solo dalla presenza di due agenti della Digos che erano presenti in occasione della visita.
“Questa mattina ho risposto alla richiesta di aiuto di una vera e propria ‘nonna coraggio’ che subisce da tempo minacce, atti di vandalismo e ritorsioni”, ha Spiegato Domenico Pettinari. “La colpa della signora, secondo i suoi aguzzini, sarebbe quella di denunciare costantemente alla stessa Ater e alle forze di polizia gli atti illeciti che avvengono nel palazzo Ater. Questa situazione si protrae da tempo nel silenzio delle istituzioni, tanto che la signora si è rivolta direttamente a me chiamandomi in lacrime. Quando questa mattina mi sono recato sul posto io stesso ho assistito alle parole violente che sono scattate contro questa anziana signora. Una nonna che, al contrario, dovrebbe essere tutelata e apprezzata poiché lotta con tutte le armi a sua disposizione per denunciare quanto di illecito avviene quotidianamente. Stando a quanto abbiamo appreso, le sono state tagliate le gomme dell’automobile, le hanno imbrattato con uova e olio il pianerottolo davanti alla porta d’ingresso dell’abitazione e riceve continue minacce. Lei non vuole lasciare la sua casa, perché sono 60 anni che vive lì, e in quel luogo ha tutta la sua storia e i suoi ricordi. Molti dei soggetti che si macchiano di atti criminosi, a suo dire, sono occupanti senza titolo, altri invece sono arrivati da poco dal vicino Ferro di cavallo, che dista poche decide di metri”.
“Queste persone, che nel silenzio di ogni giorno combattono battaglie di legalità, non possono essere lasciate sole”, continua Pettinari. “Le istituzioni, maggiormente la Regione proprietaria delle Case Ater e il Comune che ha competenza sull’assegnazione, devono intervenire immediatamente. Ho lavorato con fermezza sul miglioramento della legge regionale 96/96, proprio per fornire ai comuni tutti gli strumenti per cacciare gli occupanti abusivi e senza titolo, e per tutelare le persone oneste che vivono nelle case popolari. Non è più possibile tollerare l’arroganza della criminalità che agisce indisturbata e aggredisce a vario modo chi invece denuncia. Io continuerò a tenere alta l’attenzione sulle periferie pericolose mi auguro che Regione e Comune inizino a fare la propria parte” conclude.