PESCARA – Più di un milione di articoli giocattolo e carte da gioco non sicuri. La controffensiva delle Fiamme Gialle pescaresi contro il business milionario della contraffazione scova nuove violazioni al Codice del consumo, in materia di sicurezza dei prodotti, marcatura CE e prescrizioni d’uso. I militari, nell’ambito del piano d’azione “Stop Fake”, hanno rinvenuto articoli privi delle istruzioni, prescrizioni e destinazioni d’uso in lingua italiana. Giocattoli risultati non in regola, e per questo, sottoposti immediatamente a sequestro e ritirati dalla vendita. Le sanzioni possono superare i 25 mila euro.
Una fotografia sulla rete imprenditoriale della produzione e distribuzione, nonché import-export di giocattoli, evidenzia come da tempo il settore dei giocattoli abbia scelto la via della delocalizzazione. L’80% degli articoli circolanti a livello nazionale sono oggi realizzati in Cina, dove il tessuto produttivo è rilevante e il sistema di distribuzione merci è ormai a due binari, con vendite fisiche e online, tramite i principali canali e-commerce. In effetti, solo nel 2019 è stato registrato un aumento del 171% degli account Instagram degli influencer utilizzati come veicolo per vendere prodotti contraffatti, dirottando gli utenti su determinati negozi da cui acquistare merce contraffatta di lusso e non, o per pubblicizzare link esterni a siti web proprietari, spesso utilizzati anche per la diffusione di malware.
“La contraffazione è un fenomeno criminale, pervasivo ed in continua evoluzione” afferma il Comandante Provinciale, Colonnello Antonio Caputo. “Il legame tra riciclaggio di denaro, reati finanziari e contraffazione, fisica e in rete, è sempre più saldo. Con l’avvento delle nuove frontiere tecnologiche, i rischi di cedere, vendere o scambiare un falso dal valore di pochi centesimi di euro come un pezzo raro e costoso, sono decuplicati”.