Avevano fatto tre rapine a mano armata la scorsa estate nel giro di pochi giorni e per i due presunti rapinatori sono state emesse due ordinanze di custodia cautelare: per uno in carcere, per l’altro agli arresti domiciliari.
A maggio il colpo è stato indirizzato alla farmacia Talamonti di Martinsicuro: un uomo con volto nascosto da una mascherina FFP2 si era introdotto all’interno della farmacia e, sotto la minaccia di una pistola, si è fatto consegnare dalla giovane farmacista tutto il denaro presente nella cassa, pari a circa 2000 Euro, per poi darsi alla fuga.
Un altro rapinatore, sempre con il volto coperto si era presentato presso la tabaccheria “Mister Rapid” di Martinsicuro e, anche stavolta, sotto la minaccia dell’arma, si è fatto consegnare dal titolare la somma di 2200 Euro per poi fuggire.
Infine lo stesso rapinatore che aveva messo a segno il colpo alla farmacia “Talamonti” ha fatto irruzione all’interno della farmacia “Parere” di Alba Adriatica e con il medesimo “modus operandi” degli altri colpi e si è fatto consegnare dalla farmacista la somma di 3.600 Euro per poi scappare a piedi.
Le successive attività investigative, incentrate essenzialmente sulle analisi dei sistemi di video sorveglianza pubblici e privati presenti in zona, hanno consentito di accertare che, in tutti e tre i colpi, c’era sempre un secondo complice che attendeva l’esecutore materiale a bordo della medesima autovettura parcheggiata poco distante dall’attività rapinata.
Dopo aver quindi individuato l’autovettura in questione, i Carabinieri sono riusciti ad individuare i presunti ladri. Due fratelli italiani di 63 e 73 anni, residenti a Martinsicuro.
Nel corso dei successivi approfondimenti investigativi i militari sono riusciti a rinvenire e sottoporre a sequestro l’arma utilizzata nel corso delle rapine, risultata essere una pistola “scacciacani” a cui era stato tolto il tappo rosso. Grazie alle attività investigative, svolte dalla Procura della Repubblica, il GIP ha emesso le due Ordinanze.