ANCONA – Nella tarda serata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Ancona hanno tratto in arresto, in forza di un provvedimento emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello del Capoluogo dorico, un 20enne, gravato da precedenti di polizia, ritenuto responsabile di numerose violazioni ai provvedimenti di obbligo di dimora nel comune di residenza e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, cui era stato sottoposto nella scorsa estate a seguito di una rapina commessa ad Acqualagna (PU).
Rapine che effettuava armato di coltelli e indossando delle maschere sempre diverse.
Ma i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ancona Principale hanno documentato anche numerosi reati commessi dal giovane nel capoluogo dorico nel mese di novembre.
Il 20enne, infatti, si è reso protagonista di episodi particolarmente gravi, che hanno destato grande allarme sociale: nel pomeriggio del 17, aveva commesso un furto su un’auto lasciata in sosta lungo Via Saracini.
Dopo averne infranto i vetri con un tombino, aveva asportato dall’interno del veicolo un borsello lasciato contenente la tessera bancomat del legittimo proprietario, che aveva poi utilizzato in vari esercizi commerciali per effettuare degli acquisti, tutti di valore inferiore ai 25 Euro, dunque eseguibili senza necessità di inserimento del codice PIN.
Ma non è tutto.
Nei giorni seguenti, nell’abitazione del giovane, era stata eseguita un’accurata perquisizione domiciliare, al cui esito erano stati rinvenuti circa 3500 euro in contanti, un MacBook risultato provento di furto, alcuni frammenti di hashish ed uno storditore professionale da 980000 Volt, perfettamente funzionante e classificato quale arma comune di vietata detenzione.
Quanto sopra ha portato dunque all’emissione del provvedimento di carcerazione: al termine delle formalità di rito, svolte presso il Comando Provinciale Carabinieri di Ancona, il 20enne è stato così associato presso la Casa Circondariale di Montacuto.