SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel luglio 2021 la serie C è andata in fumo per 332mila euro di contributi pagati con compensazioni di credito d’Iva. Ora Roberto Renzi ha bruciato un punto in classifica per 41.552 euro saldati con 13 giorni di ritardo.
La Sezione Disciplinare del Tribunale federale nazionale ha pubblicato le motivazioni dell’inibizione per 9 mesi al presidente rossoblù e del meno 1. La vicenda ormai è nota. Riguarda le vertenze dell’ex allenatore Mauro Antonioli, il vice Ivan Piccoli e il preparatore atletico Davide Cosmi, in sella dal 1° novembre al 16 dicembre 2021: 20.215 euro reclamava il primo, 10.724 il secondo e 10.613 il terzo. La notifica del Collegio arbitrale, a cui Antonioli e il suo staff si sono rivolto, è arrivata a mezzo pec il 30 maggio. Da lì sono scattati i 30 giorni di tempo per pagare. Ma Renzi ha provveduto solo il 13 maggio.
Altro particolare che emerge dal dispositivo del Tribunale, in cui lo stesso – si legge – “ritiene che il deferito vada ritenuto responsabile delle contestazioni oggetto di deferimento”. Il legale della Samb, Cesare Di Cintio, aveva patteggiato 6 mesi di inibizione e 1 punto a fronte dei 3 chiesti dalla Procura federale, che ha indagato sulla vicenda dal 4 luglio al 6 ottobre. Renzi ha accettato il secondo accordo, il primo no: e i 6 mesi di stop sono diventati 9, oltre alla multa da 700 euro.
Di seguito il dispositivo del Tribunale della Figc