Approvato all’unanimità, in Consiglio Provinciale a Pescara, l’emendamento sull’istituzione di un tavolo permanente relativo alla questione delle Terme di Caramanico (Pescara), chiuse dal 2021. Una crisi che nel 2019 ha cominciato a danneggiare l’economia di un territorio, cresciuto negli anni proprio grazie alla valorizzazione di una grande risorsa, come l’acqua solfurea. L’obiettivo, spiega il Sindaco di Caramanico Luigi De Acetis, è quello di riaprire nel 2023. La proposta sulla nascita di un tavolo istituzionale permanente è stata votata all’unanimità da tutti i presenti alla seduta straordinaria.
Ora si attende l’esito dell’asta, ma intanto per rilanciare l’economia del territorio, la Provincia, la Regione, i parlamentari e i sindaci dei comuni di tutto il comprensorio lavoreranno insieme. Nella Sala Tinozzi della Provincia erano presenti, tra gli altri, oltre al Presidente della Provincia Ottavio De Martinis, il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, i consiglieri regionali Silvio Paolucci e Antonio Blasioli, i parlamentari Luciano D’Alfonso e Guerino Testa, il sindaco De Scetis e altri sindaci del comuni interessati, l’ex presidente della Provincia Antonio Zaffiri.