Momenti di tensione ieri a Tolentino per la chiusura dell’area numero 3 del Villaggio Container di Tolentino: sono dovuti intervenire anche polizia e carabinieri per lo sgombero di alcuni operai che stavano utilizzando le strutture e che oggi hanno ritirato i loro effetti personali.
“Erano lì da maggio 2022 – spiega il sindaco Mauro Sclavi – ed erano stati informati preventivamente della chiusura, così come il loro datore di lavoro, il prefetto e il questore. Abbiamo concesso proroghe in quanto ci è stato richiesto di aiutare chi era senza collocazione, venendo anche incontro alla ditta per cui lavorano queste persone, però tutto ha un limite. Il termine ultimo – aggiunge il sindaco – era stato fissato per lunedì scorso 9 gennaio, abbiamo dato due giorni di proroga e oggi giovedì 12 gennaio abbiamo provveduto alla riconsegna dei beni personali e alla chiusura, come era stato stabilito e come era normale accadesse. Ringrazio per il loro operato gli agenti delle forze dell’ordine intervenuti”.
Nel Villaggio container ora resta aperta una sola area, “a cui stiamo lavorando in stretto contatto con l’ assessore al Sisma e Ricostruzione Flavia Giombetti e con quello alle Politiche Sociali Elena Lucaroni per fare sì che chi ha diritto, continuerà ad essere assistito, mentre chi non ha alcun diritto sarà chiamato a fare la sua parte”, cioè a pagare.
“Come programmato dalla nostra Amministrazione comunale – prosegue Sclavi – stiamo andando verso una progressiva chiusura dei container intesi come soluzioni abitative di emergenza. Il Villaggio container ha tre moduli: il primo a servizio della Protezione Civile, il secondo dove sono allocate le persone e il terzo modulo è quello che è stato chiuso oggi, sarà adibito a esclusivamente agli usi della Protezione Civile per eventuali situazioni emergenziali e non più a disposizione dei terremotati, limitando l’uso per situazioni di emergenza abitative”.