In provincia di Ancona nel 2022 è aumentato il numero di reati (da 1.969 a 2088; +6,4%): in rialzo, ma sempre con numeri piuttosto contenuti, le rapine (da 17 a 21; +23,5%), i furti (460 a 526; +14,3) e i casi di stalking (da 15 a 19; +26,7%) mentre sono risultati in caso episodi di violenza sessuale (da 18 a 12; -33,3%), rapina in abitazione (da 3 a 1) e maltrattamenti in famiglia (da 24 a 21; -12,5%). L’anno che si è chiuso, ha sottolineato nel corso di un incontro con i media il Questore Cesare Capocasa, è stato caratterizzato da un’attività molto intensa della polizia, con tutte le forze dell’ordine, sotto il coordinamento del prefetto, nella prevenzione di reati riguardanti i più giovani, nel presidio di luoghi ‘sensibili’ per fatti di violenza tra ragazzi, tutela di fasce deboli come ad esempio gli anziani, rilascio di passaporti e richieste di protezione internazionale.
Nel 2022 due soli minorenni sono stati arrestati (nessuno nel 2021) mentre le denunce di under 18 sono salite da 56 a 77 (+37,5%). I servizi delle forze dell’ordine, polizia e Arma, ha osservato Capocasa, hanno ‘bloccato’ gli episodi; “non si tratta di baby gang” ma di “movida violenta” e violenze innescate da “crescente disagio giovanile in particolare dopo periodi di lockdown. Criticità varie (bullismo, cyberbullismo, abuso di alcol e droga) che la polizia cerca di ‘stroncare’ anche con prevenzione grazie ai molti progetti nelle scuole.
Per migranti sono state formalizzate 1.160 richieste di protezione internazionale e 15.500 gli accessi per permessi di soggiorno (quasi doppie rispetto al 2021). L’ufficio passaporti ne ha rilasciati 7.700.
Quanto al crimine organizzato, ha riferito il Questore, “non emergono in provincia e nella regione, seppur con l’economia fortemente debilitata, elementi da ricondursi all’esistenza di organizzazioni criminali di stampo mafioso: non abbiamo elementi o reati spia di questo tipo. E’ però fondamentale che ci sia un corretto, coordinato, sistematico globale scambio di informazioni a livello nazionale e internazionale che consenta un’analisi predittiva di scenari, cioè la capacità di intercettare preliminarmente i rischi di una minaccia mafiosa”.