SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una sessantina di tifosi della Samb ha contestato la squadra a Stella di Monsampolo del Tronto, quartier generale rossoblù, al rientro dalla trasferta persa a Genzano di Roma contro il Cynthialbalonga.
Sconcertante la prestazione della Samb, che ha portato alle dimissioni dell’allenatore Sante Alfonsi e del preparatore dei portiere Stefano Visi. E così c’è scappato pure l’epilogo carico di tensione in serata, dopo la contestazione durante e dopo la partita in terra laziale.
A Stella c’erano già delle pattuglie di Carabinieri e Polizia, che hanno vigilato su un quarto d’ora a nervi tesi, coi tifosi che avrebbero aperto le porte del pullman su cui erano i giocatori e sottratto loro i borsoni.
Quanto alla società, bocche cucite. Dopo il passo indietro di Alfonsi e Visi ogni decisione è rimandata a domani (lunedì). L’ex Fabio Prosperi di sicuro non è stato ricontattato. E del resto il tecnico pescarese, in sella per 6 partite tra novembre e dicembre, si è lasciato male, non è ancora stato pagato e aveva contro una manciata di senatori dello spogliatoio. Insomma, quasi impossibile pensare a un Prosperi-bis.
Tutto al momento lascia pensare che nelle prossime ore il presidente Roberto Renzi respingerà le dimissioni di Alfonsi e Visi – a meno di ulteriori colpi di scena, che in casa Samb non mancano mai. Resta una situazione complicatissima, con la crisi tecnica (oggi il carico dell’infortunio al portiere Guerrieri) che si specchia su quella societaria e il caso rimborsi spese (la promessa fatta da Renzi a inizio anno: il pagamento delle mensilità di novembre a metà gennaio e dicembre a fine).
Nella foto parte dei 150 tifosi della Samb a Genzano