ANCONA – Il 2022 del Comando regionale Marche dei Carabinieri Forestale si è concluso con oltre 60mila controlli, 471 persone denunciate e 519 illeciti penali scoperti. Stando ai dati comunicati dai militari, durante l’anno appena trascorso in tutta la regione Marche si è consumato un reato e mezzo al giorno contro l’ambiente.
I forestali rivelano anche due indagini inedite dei Cites di Ancona (Convention of international trade in endangered species of flora and fauna) portate avanti durante la scorsa estate e subito dopo, in collaborazione con i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale: nel Fabrianese, sequestrati coralli, conchiglie, statuette d’avorio e serpenti, detenuti illegalmente; in Vallesina, ‘sigilli’ su una zanna di ippopotamo, un osso di giraffa e un esemplare di tartaruga di terra imbalsamato. Due le persone denunciate: sono collezionisti che avrebbero commercializzato il materiale su siti online, le cui inchieste sono ancora in corso.
L’attività del 2022 si è chiusa contestando inoltre 2.031 illeciti amministrativi per un importo di oltre un milione di euro di sanzioni effettuate. “Non c’è una vera e propria emergenza ambientale – ha osservato il generale di brigata Gianpiero Andreatta, comandate regionale – ma tante piccole realtà di aggressione all’ambiente e per le quali va tenuta alta la vigilanza“. Osservati speciali i boschi per il rischio di tagli boschivi irregolari “soprattutto dopo il conflitto russo-ucraino – ha evidenziato il generale – che ha fatto salire il ricorso alla legna per scaldarsi” a causa di varie dinamiche.
In materia di discariche abusive e smaltimento illecito di rifiuti, i reati accertati sono stati 136, quelli per maltrattamento di animali e tutela di flora e fauna 87; per la tutela del territorio 108 reati, per la sicurezza alimentare sei, mentre per gli incendi boschivi 66.