Giocatori Samb sul piede di guerra, Fiumana (Aic): “Dovevamo fare qualcosa”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La situazione è grave, i ragazzi sono preoccupati. Non vorrebbero fermarsi, non lo hanno fatto quando hanno subìto il furto dei borsoni, ma è chiaro che qualcosa dovevamo fare”. E ancora: “Non vorrebbero scioperare, però è altrettanto ovvio che se non si dovessero intravedere vie d’uscita dovremo prendere delle contromisure”.

Era stato in Riviera prima di Natale, è tornata la settimana scorsa. Ma Andrea Fiumana, delegato dell’Associazione italiana calciatori (Aic) è in contatto da mesi con i giocatori della Sambenedettese. E siamo alla decisione di ieri, di uscire allo scoperto, denunciando pubblicamente la difficile situazione economica rossoblù, con i giocatori che se entro una settimana non riceveranno quanto gli spetta (rimborsi spese fermi a ottobre) sono pronti a rivolgersi alla Commissione accordi economici del Dipartimento interregionale.

Come accaduto per la vertenza presentata dall’ex allenatore Mauro Antonioli e dai suoi collaboratori l’estate scorsa, scatterebbe iter identico: la società Samb verrebbe chiamata in causa e verrebbe deliberato un giudizio, con fissazione di una scadenza che il presidente Roberto Renzi sarebbe obbligato rispettare. In caso contrario, altra penalizzazione in classifica, multa e inibizione.

“Se ho parlato con Renzi? Non l’ho né visto né sentito. Ma ci auguriamo che la situazione si risolva positivamente” conclude Andrea Fiumana.