Una puntata dedicata in gran parte alle vicissitudini travagliate della Samb, l’ultima di Cuore D Calcio di gennaio. La crisi sia sportiva che societaria e la contestazione dura della tifoseria nei confronti di Renzi sono state al centro della discussione alla presenza del sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo e dell’ex allenatore del settore giovanile rossoblù Massimiliano Zazzetta.
Il sindaco Antonio Spazzafumo ha avuto modo di parlare sia dei rapporti con Renzi, con il quale si è sentito nell’ultima settimana, sia di tanti argomenti connessi: dal pagamento per l’uso dello stadio Riviera delle Palme all’acquisto dell’Area Brancadoro da parte di Luigi Rapullino, attuale sponsor della Samb con il gruppo Sideralba: “Dopo l’acquisto dell’Area ci siamo sentiti diverse volte,” garantisce Spazzafumo, “sono rimasto sorpreso dall’acquisto perché avevo parlato diverse volte con lui in precedenza ma non aveva mai detto nulla su questo aspetto. Lui ama la città, ha dimostrato attaccamento.”
Grande interesse, anche da parte dei telespettatori, per eventuali contatti con Rapullino, ed eventualmente con Massi, per un eventuale “piano B” ma il sindaco ha glissato.
“La gestione futura della Samb dovrà essere diversa da quello a cui abbiamo assistito negli ultimi trent’anni” ha affermato Spazzafumo. Sindaco al quale va il compito di essere un regista, seppure in ombra, in questa fase, nel caso le vicende attorno alla Samb dovessero precipitare.
Da parte sua Massimiliano Zazzetta, che in settimana è stato esonerato dall’incarico di responsabile del settore giovanile rossoblù, ha spiegato cosa sia accaduto e cosa ha portato alla decisione sua e degli altri allenatori di inviare una lettera ai genitori dei calciatori del settore giovanile in merito ai mancati impegni, a suo dire, non rispettati dalla dirigenza Renzi.
Intanto sembra che l’obiettivo del contestatissimo (dai tifosi) presidente rossoblù, che in questi giorni sta aggiungendo ulteriori elementi di critica (le lamentele della Fifa Security, poi pagata, e quindi quelle odierne della Croce Verde oltre all’ultimatum dei calciatori), sia quello di arrivare alla fine della stagione, costi quel che costi.
Un obiettivo che andrebbe valutato in maniera più chiara, ma al momento è impossibile: Renzi ha un accordo di cessione per la fine della stagione e deve mantenere la squadra in categoria? Oppure ha qualche altro fine?
Ad ogni modo l’attuale numero uno rossoblù dovrebbe riflettere anche sull’opportunità di una sua presenza continua allo stadio, stante la pesante contestazione in corso. Forse un passo indietro, pur parziale, potrebbe servire a stemperare gli animi ed evitare anche che attorno alla squadra si formi un ambiente ancor più ostile da parte del pubblico.