Arriverà in bicicletta da Verona il 23 febbraio, giorno della sentenza sulla tragedia di Rigopiano. Lui si chiama Andrea Feniello ed è fratello di Stefano, una delle vittime del resort di Farindola. Indossa un giubotto con lo slogan ‘Verona-Rigopiano solo andata’, perché Stefano non è mai tornato dal 18 gennaio 2017 quando venne travolto dalla slavina insieme ad altre 28 persone. Pedalerà da Verona fino a quel che resta delle macerie del resort. La partenza di Feniello è prevista per il 18 febbraio dalla città in cui vive, Verona, con arrivo a Rigopiano il 23 febbraio, nel giorno della sentenza del processo al tribunale di Pescara nei confronti di 30 imputati. Una pedalata che, come spiega Andrea Feniello, rappresenta “un gesto simbolico per chiedere verità e giustizia sulla morte di mio fratello e delle altre vittime dell’hotel Rigopiano”. Gli imputati sono accusati a vario titolo dei reati di disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni, falso, depistaggio e abusi edilizi. “Mio fratello e le altre vittime sono state uccise a Rigopiano. Il nostro dolore – aggiunge Feniello – è anche una richiesta di aiuto alla magistratura affinché la giustizia faccia il suo corso e punisca i responsabili di una tragedia che si doveva e poteva evitare”.
foto Ansa