La tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo, nella quale morirono sei persone, era ampiamente prevedibile come conseguenza dell’uso di gas urticante. La sottolinea la Corte di Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 12 dicembre ha confermato le condanne dei sei giovani componenti della ‘banda dello spray’, per accuse che vanno dall’omicidio preterintenzionale all’associazione per delinquere. La Suprema Corte, ha ritenuto infatti che “Se non fosse stato utilizzato a fini lesivi lo spray urticante, non si sarebbe creata una situazione (incontrollabile) di panico generalizzato, le vittime non sarebbero state costrette a fuggire e dunque la calca che ha seminato terrore e morte. La sera tra il 7 e l’8 dicembre 2018, infatti, nel crollo della balaustra morirono cinque ragazzi e una giovane mamma di 39 anni.