Il ‘nostalgico’ Filisetti dopo la pensione andrà al Ministero, Manzi: “scelta divisiva”

ANCONA – Per la Giornata delle Forze armate del 2020 sollevò un polverone con un messaggio agli studenti che sembrava una chiamata alle armi con una citazione di Mussolini, per il 25 aprile 2021 altre polemiche con un nuovo messaggio in cui sostanzialmente metteva sullo stesso piano i partigiani e i repubblichini di Salò: “ognuno aveva i suoi sogni”, invitando gli studenti a evitare contrapposizioni.
E da allora ogni messaggio di Marco Ugo Filisetti, direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale delle Marche per ricorrenze civili o, semplicemente per l’inizio dell’anno scolastico, non ha mancato di suscitare polemiche o dibattiti.
Filisetti chiude in questi giorni la sua esperienza alla guida dell’Usr: dai primi di marzo sarà a Roma, chiamato a fare parte della segreteria tecnica del ministero dell’Istruzione e del Merito per partecipare a due tavoli, quello sull’ “autorevolezza dei docenti” e quello sull’autonomia differenziata.
“Il primo ha l’obiettivo di riportare una certa armonia” nell’ambiente scolastico, dice all’ANSA.
Il secondo “deve studiare come applicare l’autonomia differenziata nell’istruzione – aggiunge -, non valutarne l’opportunità. Anche perché si tratta di una cosa prevista dalla Costituzione”.
Sull’incarico ministeriale interviene la deputata del Pd Irene Manzi: “Affidare un incarico così delicato a chi, da direttore dell’Ufficio scolastico delle Marche, in occasione del 25 aprile ha inviato una lettera alle scuole in cui non ha citato mai le parole ‘fascismo’ e ‘partigiani’ e nella Giornata nazionale delle Forze armate ha ripreso parte di un discorso di Mussolini fa riflettere sul concetto di merito applicato dal ministro Valditara – osserva -. Una scelta divisiva, sbagliata e non adeguata rispetto ad un tema, quello dell’autonomia differenziata, che rischia di produrre un allargamento dei divari nel Paese e che richiederebbe maggior equilibrio e attenzione”.